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viaggio nella Terra

 

 

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STRUTTURA E COSTITUZIONE DEL PIANETA TERRA: UN VIAGGIO IMMAGINARIO NELLE SUE VISCERE INCANDESCENTI  SINO A RAGGIUNGERNE IL NUCLEO CENTRALE.

 

 

1) COM'E' FATTA.

 

La Terra si formò circa 4600 milioni di anni fa: inizialmente si trattava di una massa per lo più fusa, ma non impiegò molto a raffreddarsi e questo sarebbe dimostrato dal ritrovamento di alcuni zirconi che le odierne analisi chimiche considerano risalire a 4400 milioni di anni oro sono.

Per intraprendere un viaggio che ci conduca al centro del nostro pianeta occorrerebbe (tra le altre cose che lascio immaginare) disporre di un mezzo che resista a pressioni di circa tre milioni e mezzo di atmosfere,  sopportando al contempo temperature vicine ai 5500 gradi. La Terra è costituita, iniziandone la descrizione dalla CROSTA TERRESTRE, che è il suo strato più vicino alla superficie, da diversi strati che hanno una densità via via maggiore mano a mano che si entra in profondità e lo stesso discorso vale per la sua temperatura che aumenta di 25° per ogni chilometro indirizzato verso il suo centro: tale aumento di temperatura è ad esempio già individuabile nelle miniere africane più "penetranti", dove infatti si usano particolari impianti di raffreddamento per rendere possibile il lavoro e la presenza dei minatori.

Dopo esser passati attraverso le rigide rocce che costituiscono la crosta terrestre, arriveremmo al MANTELLO: qui le rocce, dette reidi, hanno proprietà plastiche analoghe a quelle della tenera argilla che conosciamo e le temperature sono già talmente alte che esse si fonderebbero se la cosa non fosse impedita dall'immensa pressione esercitata su di loro mantenendole quindi allo stato semi solido. Incontreremmo qui anche le cosiddette correnti di convenzione, causate queste dall'immenso calore che tende sempre per sua natura a salire e a dirigersi in alto verso zone più fredde, formando appunto delle celle in movimento del tutto simili a quelle che ad esempio si possono osservare  nell'acqua che bolle: in pratica le sostanze più calde e leggere salgono verso la superficie fin sotto la crosta terrestre ed al contempo il materiale più pesante e freddo scende a sostituire gli spazi lasciati vuoti dalle prime. Da considerare al proposito che anche le medesime sostanze, una volta giunte in alto per il motivo sopradescritto, lì si raffreddano ed il loro conseguente aumento di peso le fa ridiscendere nuovamente eccetera, provocando così un vizioso ciclo continuo. Tutto questo agitarsi e fluire perenne rimane solidamente racchiuso e nascosto ai nostri occhi dalla solida crosta terrestre che avvolge il pianeta.

Continuando ad addentrarci in questa visita virtuale, arriveremmo poi al cosiddetto NUCLEO ESTERNO , dove le temperature sono così estreme che il materiale diventa liquido e noteremmo infatti di essere ora immersi in un mare di ferro liquido (cosa scoperta dagli studiosi perché certe onde sismiche non si propagano appunto attraverso i liquidi) e che costituisce praticamente l'unico minerale che incontreremmo da qui in poi. Va ricordato al proposito, come già detto in altra pagina di questo sito, che tutti gli studi sulla costituzione della Terra si possono per ora avvalere, se non proprio "esclusivamente di congetture", anche di risultati reali, ma che comunque sono basati sul comportamento dei vulcani, delle onde sismiche e di poc'altro: questo solo per fare presente che al lato pratico è pur sempre forse ancora un po' tutto da comprovare (semplice riflessione personale di Z.G.) perchè in fin dei conti l'uomo per ora è riuscito a perforare la Terra per poco più di un millesimo rispetto alla sua profondità. In ogni caso, procedendo oltre si arriverebbe infine al NUCLEO, zona come già accennato anch'essa tutta in ferro, ma che torna però ad esser compatta e solida mano a mano che la pressione cresce, nonostante l'aumento di temperatura. Tutta questa enorme quantità di ferro costituente sia il nucleo esterno sia il nucleo vero e proprio determina il campo magnetico terrestre).      

 

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