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pulire l'Argento

 

 

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In questa pagina, alcuni modi per pulire l'argento dalla classica patina scura che forma sia sui campioni trovati in natura o su anelli e collane varie acquistate.

 

argento [nella pagina coi metodi per pulirlo dalle incrostazioni]L'Argento é un metallo, simbolo Ag, numero atomico 47. Il termine Argento deriva dal greco 'Arges che significa candido, splendente, lucente, eppure questo "figlio della luce" non disdegna l'amicizia con un elemento diabolico: lo zolfo. Tanto ne é attratto che bastano minime tracce di prodotti solforati nell'aria perché si formi un sottile e antiestetico strato brunastro su di esso. In natura, l'Argento si può trovare sia Nativo sia unito a oro, rame, mercurio e piombo: considerando inoltre che esistono minerali contenenti percentuali ad es. di piombo (uno dei principali é senz'altro la Galena), é quindi possibile estrarlo dai medesimi. 

 

Metodi per pulire l'argento: si scioglie prontamente nell'acido Nitrico, nell'acido Solforico molto caldo oppure nell'acqua Regia e nelle soluzioni di Cianuro: é invece insolubile negli alcali. Si riportano a seguire alcuni metodi per pulirlo dalla patina nerastra di solfuri che lo ricopre.

1) Metodo elettrolitico: sciogliere 20 gr. di sale da cucina ed altrettanti di bicarbonato di sodio in 1200cc. di acqua distillata in un recipiente di alluminio capace di accogliere il campione da trattare che deve essere ricoperto da questa soluzione, la quale può anche essere tiepida per aumentarne l'attività. Se invece l'argento é accompagnato da minerali che sono sensibili al calore, come ad es. la Calcite,, bisogna usarla fredda. Assicurarsi che l'Argento tocchi l'alluminio. Con la soluzione tiepida si vedrà che la patina nera inizia a scomparire in pochi minuti: non appena il campione é pulito lo si tolga da questo bagno per risciacquarlo in acqua tiepida ed infine, se possibile, asciugarlo con un panno.

2) Metodo elettrolitico (altro): in circa 4 litri di acqua distillata porre due cucchiaiate di Soda, una di fosfato Trisodico ed un pizzico di sale da cucina. Si usi una pentola d'alluminio e si proceda come il metodo precedente.

3) Metodo al cianuro: si sciolgano 5 gr. circa di cianuro di potassio o di cianuro di sodio chimicamente puri in 5 litri di acqua distillata in un contenitore di vetro o di plastica (i recipienti in metallo reagirebbero col cianuro) Si immerga il campione nella soluzione e si controlli l'andamento ogni dieci minuti: potrebbero comunque essere necessarie diverse ore per eliminare le incrostazioni: aumentando la forza della soluzione aumenta anche la sua attività. Attenzione! tutti i cianuri sono estremamente pericolosi, agiscono come veleni a rapida azione per cui bisogna fare assolutamente attenzione o non respirarne i vapori. Hanno il merito di pulire sia l'argento che il rame. 

 

Come conservarlo, cioè la prevenzione della formazione della patina "nera".

 

Il comportamento dell'argento nei confronti delle diverse soluzioni usate per pulirlo varia in modo notevole da campione a campione ed anche tra campioni trovati nella stessa località. Il riformarsi della patina nera è direttamente collegato al posto in cui si pone il campione nella collezione ed al fatto che vi siano nelle immediate vicinanze oggetti od altri minerali capaci di emettere vapori di composti dello zolfo. E' quindi ovvio che bisognerà tenerlo lontano da solfuri vari quali ad es. la Galena, la Pirite, Calcopirite ecc.  E'inoltre consigliabile tenerlo in una scatola di plastica con chiusura ad incastro.

 

Alcuni autori raccomandano di mettere un piccolo pezzo di canfora nel luogo dove si conserva l'argento, per prevenire la formazione di detta patina, come anche l'uso di lacche o di spray. Una lacca valida può esser confezionata usando il 5% di collodio diluito con il 95% di alcool. E' molto importante che il campione da trattare sia il più asciutto possibile.

 

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