Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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Un aticolo descrittivo

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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Quella che segue è una delle tante sintesi sull'oro, in questo caso realizzata e pubblicata intorno al 1965: l'articolo è un po' "sbrigativo" sull'argomento minerario, ma in cambio riporta un notevole concentrato d'informazioni fisiche sul metallo in questione e note sui ritrovamenti.

 

 

Materiale gentilmente inviatomi da Gabriele Cazzulani, che qui ringrazio.

 
 
 

QUEL CHE BISOGNA SAPERE SULL’ 0R0.

(di Speranza, Cavenago-Bignami)

 

"Qualche notizia sull’oro? Eccomi a voi, amiche giustamente curiose! Pochi sono a conoscenza che questo affascinante metallo, conosciuto sin dai tempi preistorici, è un minerale (No, come giustamente appena detto l'oro è un metallo, non un ARTICOLO SULLE PROPRIETA' DELL'ORO. minerale, nota di Z.G.) che si trova in natura allo stato cristallino proprio (anche, nota di Z.G.) nelle stesse forme cubiche (specie in graziosissimi ottaedri) di come si trovano i cristalli di diamante. Si direbbe che la natura abbia "costruito" sul medesimo modello il pregiato metallo che gli uomini avrebbero poi usato per imprigionarvi (incastonarvi, nota di Z.G.) anche la regina delle gemme! Le forme cristalline perfette sono rare. Più facilmente l’oro nativo ha forma di pagliuzze, sovente con aspetti arborescenti, di ciottoli informi noti con il nome di pepite, oppure di minuti grani nelle sabbie alluvionali. Una eccezionale pepita, del peso di ben 87 chilogrammi, fu trovata in Australia. Attualmente la maggior produzione di Oro é data dall’Unione Sudafricana; presso Johannesburg esiste il campo aurifero più profondo e più ricco del mondo. Abbondante oro è fornito inoltre dai giacimenti del U.R.S.S., del Canada, dell’Australia, dell’Alaska e da varie altre località; non ultimi, comunque, i famosi placers della California luogo ove si effettua il lavaggio dei detriti auriferi, che hanno dato spunto a molti affascinanti film western. L'oro, anche allo stato nativo, non è mai proprio puro in quanto vi sono sempre incorporate tracce di altri metalli, specie di argento, e viene perciò raffinato. E' il rappresentante tipo dei metalli cosiddetti nobili. Il suo punto di fusione è 1053°, vale a dire che a tale temperatura l’oro passa dallo stato solido allo stato liquido; il suo colore é un giallo caratteristico. Tra i metalli é il più duttile ed il più malleabile, e si possono ottenere foglioline di spessore lievissimo (1/8000° di mm.), al punto da lasciare passare la luce che per trasparenza appare verde. Fili sottilissimi granulati (filigrana) di peso estremamente lieve, rimangono tuttora una lavorazione esclusiva degli Etruschi, visto che i vari tentativi che ancora oggi sono in atto per ottenere tali risultati non hanno dato esito positivo; la filigrana ottenuta dai nostri più provetti maestri orafi rimane, purtroppo, una grossolana brutta imitazione della perfetta lavorazione etrusca la cui tecnica usata ci é ignota. Per la sua malleabilità l'oro non viene mai usato puro; si ottengono leghe con vari metalli, lavorabili per uso di oreficeria e gioielleria. Nell’industria orafa si indica in <carati> il titolo delle leghe di oro con argento, rame, palladio, nichel, ma in questo caso il "carato" non é un’espressione di peso, come nelle pietre preziose, bensì espressione di rapporto tra l'oro puro ed il quantitativo del metallo estraneo introdotto nella lega. L'oro puro si dice a 24 carati; quello a 18 carati, ad esempio, contiene 18 carati di oro puro e 6 di lega; quello a 20 carati contiene soltanto 4 parti di metallo estraneo di lega ecc. Lo scopo delle leghe, oltre che essere quello di rendere l'oro adatto alla lavorazione orafa, é anche quello di modificare il colore dell’oro puro in oro-rosso, oro-verde, oro-bianco, oro-giallo, oro-rosa, variando le proporzioni di rame, argento, nichel ecc. Spero che questa mia chiacchierata abbia chiarito almeno qualche idea alle nostre lettrici."

 

 

NOTA DI ZG: per le proprietà fisiche e caratteristiche dell'oro vedi anche qui.

 

 

 

 

 

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