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Articolo di Luigi Corna

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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Da un articolo di Luigi Corna, dedicato all'oro della Bessa e apparso sul semestrale "Pagine della Valle d'Aosta" (Priuli & Verlucca, Editori),

qui adattato secondo la grafica del Sito.

 

Seguono altre brevi note.

 

Un articolo sulla costituzione della Serra d' Ivrea e dell' oro della bessa

Bessa, immagine che ne descrive la situazione.

(...) Superata l'ultima dorsale (lo spartiacque Lys-Sesia che continuava tra Champorcher-val Chiusella), e non più trattenuto da pareti rocciose, il ghiacciaio baltico dilagava in pianura dove l'equilibrio tra ghiaccio trasportato e ghiaccio fuso veniva raggiunto con una superficie di scioglimento di circa 300 km quadrati. Ai margini di questo enorme ventaglio largo e lungo più di 20 chilometri, il materiale si depositava in un anfiteatro di accumuli morenici, che ancora oggi, nonostante l'opera di demolizione delle acque di superficie, conserva dimensioni colossali (vedi se vuoi il processo post-glaciale della Val d'Aosta).

Il paesaggio di Ivrea é dominato dalla Serra, un deposito laterale perfettamente rettilineo lungo 23 chilometri. Con un'altezza massima di 400 metri rispetto al piano e minima di 60 a Viverone, ci fornisce la linea di colmo del ventaglio di scioglimento. Giusto per dare un'idea delle dimensioni, Agliè, Caluso, Santhià, Biella, sorgono tutte sulle pendici delle morene terminali del ghiacciaio.

 

                                                                                              Luigi Corna

 

" ... L'estrazione dell'oro dalle sabbie moreniche era una delle principali attività delle popolazioni locali, ripresa poi dai Romani su scala industriale. Tra i comuni di Mongrando e Salassa, sulla Serra, si estende la "Bessa" un impressionante miniera a cielo aperto lunga più di sette chilometri. Una curiosità : nella Bessa, agli appaltatori era fatto divieto di utilizzare nel lavaggio del minerale più di 5000 uomini ...".

 

 

Touring Club Italaino vol. 1 con note sull'oro della Bessa.Aggiungo inoltre (quale esempio di testimonianza che la veridicità di questo argomento è ormai da molto tempo accertata e documentata in più testi) alcune righe tratte dal 1° volume della Guida d'Italia Del Touring Club Italiano (1914).

"... Bessa: è' questa una caratteristica regione di 7 Kmq. tutta coperta di grandi cumuli di ciottoli torrentizi su cui incombe la più accasciante solitudine. Si stende parallela alla Serra tra questa e l'Elvo, da Nord-Ovest a Sud-Est fin presso Cerrione. Fu gran campo di lavatura delle sabbie aurifere: all'epoca romana vi si impiegavano 5000 uomini, abbandonato poi fin dai tempi dei primi "Cesari". La strada attraversa l'estremità Nord della Bessa, sale le prime pendici della collina morenica sin. del ghiacciaio di V. d'Aosta, la celebre Serra ..."

 

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UNA PRECISAZIONE. Questa pagina riporta, oltre alla succinta descrizione della Bessa da parte di Luigi Corna, alcune altre note in breve, sempre riguardanti la medesima. A mio avviso, in sostanza i presenti contenuti possono risultare utili a chi servissero "corrette, ma generiche e al tempo stesso sintetiche" informazioni sull'argomento: se invece occorressero resoconti e ragguagli più approfonditi (molto più approfonditi) consiglio senz'altro di considerare gli studi ecc. disponibili tramite la home che ho rivolto alla Bessa.

 

 

 

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