Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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Il concentrato insegna

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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Questa scheda ha l'unico scopo di fornire ai principianti alcune delle "nozioni base" che servono per iniziare razionalmente l'attività hobbistica del cercatore d'Oro.  Ad un esperto, la lettura di questa pagina risulterà senz'altro inutile, perché qui non si parlerà di malizie, trucchi e affini, ma sono righe rivolte agli "iniziandi", sperando che anche queste, come tutte le altre rivolte appunto all'apprendistato, possano esser loro di un qualche aiuto.

 

Imparare dal concentrato aurifero.

 

Il cosiddetto concentrato (vedi precedente pagina) è spesso, se non sempre, rivelatore d'importanti indizi utili alla ricerca. Se infatti osservandolo non ci limitiamo solo ad guardare in fretta e "con bramosia" se vi sia o meno l'agognato metallo, bensì lo analizziamo attentamente, meglio ancora facendo ripetuti "assaggi" negli stretti paraggi con la sola Batea e confrontandone i risultati, esso ci rivelerà con scarso margine di errore la mineralizzazione reperibile in tale posto da noi prescelto per la ricerca dell'oro.

Tabella che descrive di cosa sia costituito nella media

il concentrato di determinati fiumi italiani (G.Pipino).

 

In sostanza, detto concentrato si presenta solitamente nelle seguenti tipologie:

 

1) Senza materiale pesante (cioè senza magnetite ed altri minerali generalmente di colore scuro): in questo caso non si può parlare esattamente di concentrato, nel senso che detto composto, se si continuasse a lavorare di Batea, scivolerebbe facilmente fuori dal contesto a differenza del reale concentrato che, essendo invece di norma pesante, tende sempre a soffermarsi volentieri nel contenitore.

Se dunque non s'individua materiale pesante è senz'altro il caso di provare ad agire diversamente e cioè: A) se ci si trova in torrenti alpini presso ai quali è già nota la presenza aurifera (ma appunto non se ne trova) provare in più anditi seguendo in linea di massima le norme suggerite in altra pagina. Tale sistema dovrebbe condurre ad individuare con un po' di fortuna (quella serve sempre) altri nidi ricchi di vario materiale pesante tenendo conto che se più a monte sussistessero abitazioni, a tal proposito sono validi anche chiodi, bulloni e affini perché indicano egregiamente che in quel punto le cose leggere non si sono soffermate al contrario di quelle con peso specifico maggiore che hanno appunto dato luogo ad un "concentrato naturale". B) Se si stesse invece cercando oro sui vasti fiumi geograficamente compresi nel bacino dell'oro alluvionale italiano (clicca qui a lato) e non si riscontrasse una decisa abbondanza di magnetite pur dopo aver saggiato vari anditi della punta prescelta, considerando che per antonomasia in tale ambito sia l'oro sia la magnetite sono distribuiti nel terreno in misura abbastanza uniforme (beninteso, non l'uno rispetto all'altro!), è meglio cambiare decisamente posto o periodo di attività: è infatti possibile che non abbiate ancora imparato bene ad individuare le punte vere e proprie, quelle cioè formatesi col materiale pesante distaccatosi dalle sponde dei fiumi quando la corrente era impetuosa. Per ciò che concerne il periodo è poi risaputo che il momento migliore corrisponde dal "calo avvenuto" delle piene primaverili a seguire.

 

2) Abbondanza di materiale pesante, ma senza alcuna presenza di oro.  Quando lo si cerca nella sua veste alluvionale questo non dovrebbe accadere per alcuni dei motivi già sopra esposti, mentre sono d'obbligo un paio di riflessioni se ci si sta dando da fare nei torrenti di montagna e si stanno cercando tracce d'oro nativo non direttamente sui filoni interessati bensì nei corsi d'acqua circostanti. Escludendo a priori che si stia agendo nei pressi di una miniera di pirite, magnetite o loro simili, situazione questa che altererebbe tutto il contesto a causa della grande abbondanza di minerali pesanti il cui terreno circostante risulterebbe già permeato per sua stessa natura e sarebbe quindi scontato trovarvi quanto sopra (con o senza oro), in condizioni invece normali la cosa potrebbe indicare quel che segue: A) Batea o canaletta stanno lavando bene, ma in zona non c'è oro o meglio, non nelle rocce delle immediate vicinanze situate più a monte del punto di azione. B) Nel caso foste già a conoscenza di presenze aurifere in loco, anche se Batea e canaletta stanno lavando bene, cosa dimostrata dal tipo di concentrato, occorre però agire con l'intento d'individuare qua e là altri nidi più fortunati (come descritto nel punto 1).

  

3) Una nota sulla "grandezza" della magnetite. Nei torrenti, soprattutto in quelli di montagna, questo minerale si presenta spesso, oltre che nella sua classica forma quasi polverulenta anche in cristalli di dimensioni ben significative ad occhio nudo (tipo testa di fiammifero o ben oltre): starà a voi capire, di posto in posto, quale legame possa avere il contesto con l'oro e così "seguire" il tipo di Magnetite che ritenete si accompagni più frequentemente all'Oro che state cercando. Posso comunque anticiparvi che, almeno in determinati posti, le vostre decisioni al merito avranno un ruolo significativo su quel che porterete a casa a fine giornata. Ps. Nella foto, cristallo di magnetite.

 

 

 

 

 

 

 

 

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