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Val d'Aosta monete

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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MONETE REALIZZATE IN VAL D'AOSTA

   

I TRIBUTI DA VERSARE:

All'epoca dei Merovingi, VII secolo dopo Cristo, questi inviavano nelle varie località del regno i propri monetari (accompagnati da artigiani specializzati nella fusione dei metalli e nell'incisione dei coni) incaricati di riscuotere le imposte. Detti monetari, una volta ricevuto il metallo pregiato quale mezzo di pagamento delle tasse sopraddette, lo facevano fondere e poi coniare direttamente sul posto dagli artigiani di cui sopra , apponendo quindi già in loco, sulle monete ottenute, sia il loro nome sia quello della località contribuente, di modo che una volta ritornati in sede per versare nelle casse dello Stato i vari introiti, le varie marcature apposte sulla valuta ... spiegassero già da sole provenienza motivazione del contesto.

Anche se in Val d'Aosta pare che non sia mai stata trovata traccia di queste monete, in cambio si sa che in alcuni musei d'oltre alpe esiste qualche esemplare che documenta appunto versamenti da parte della regione nei confronti del regno allora in vigore.

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VAL D'AOSTA MONETE D'ORO ANTICHE 1

 

 

 

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VAL D'AOSTA MONETE D'ORO ANTICHE 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3

MONETE VAL D'AOSTA 1

 

 

 

 

 

 

LA ZECCA IN VAL D'AOSTA.

Per arrivare alla realizzazione di una vera e propria Zecca locale in Valle d'Aosta bisognerà attendere fino

alla prima metà del XIV secolo, quando ne verrà istituita una a Donnaz, che avrà però vita breve perché sarà chiusa dopo solo un paio d'anni; pochi decenni dopo ne verrà inaugurata un'altra ad Aosta ed anch'essa incontrerà problematiche da superare, tant'è che dopo soli sei anni di attività verrà chiusa per cattiva gestione e poi riaperta solo 150 anni dopo per  coniare, da lì in poi, monete per circa cinquant'anni, cioè fino alla sua chiusura definitiva in qualità di Zecca. Riprenderà poi vita" nel 1944, ma in altra veste: dapprima come "reparto distaccato" della Zecca Italiana atto alla realizzazione di alcuni tipi di monete (con minerale proveniente dalla miniera di Cogne), e poi solamente più per la produzione dei tondelli di base. Infine, nel 1972, quest'ultima tipologia di attività verrà trasferita a Verres sotto altra società.

 

 

 

 

 

 

 

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MONETE VAL D'AOSTA 2

 

 

 

 

 

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VAL D'AOSTA MONETE D'ORO ANTICHE 3

 

LE MONETE DI QUESTA PAGINA. Considerando che tra alti e bassi, in Valle d'Aosta si produssero comunque nel tempo alcune decine di tipi di monete, le immagini qui affiancate (che mostrano le reciproche facciate) mostrano solo alcuni di questi esemplari.

 

... e la loro descrizione in breve.

 

1) Tremisse d'oro merovingio: uno splendido esempio  riguardante i pagamenti d'imposta menzionati ad inizio pagina.

 

2) Scudo d'oro della croce, coniato ad Aosta ,nel secondo periodo di attività della Zecca.

 

3) Grosso (terzo tipo), emesso ad Aosta durante il regno di Carlo II di Savoia: nella sua immagine di sinistra si notano chiaramente, in alto, le iniziali del maestro di zecca allora in opera (Nicolò Vialardi)

 

4)  Testone (quarto tipo), in argento come tutti i suoi omonimi, battuto ad Aosta sotto il regno di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1560.

 

5) Doppio scudo d'oro, detto anche Doppia d'oro, realizzato dalla Zecca di Aosta nel 1587, periodo in cui regnava, da sette anni, Carlo Emanuele 1° di Savoia; due anni anni dopo l'officina monetaria porrà fine per la seconda volta alle proprie attività. Considerando che riaprirà solamente poco prima della fine del millennio e che in ogni caso lo farà in veste di filiale della Zecca Italiana (l'unica che sarà d'ora in avanti riconosciuta nel nostro paese), si tratta praticamente di una delle ultime monete "valdostane" coniate.