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IL SITO PER I CERCATORI D'ORO

     centinaia di pagine dedicate ai cercatori d'oro amatoriali.

                                  sei nel Sito vecchio di Zappetta Gialla

Oro. ma che tipo di Oro ?

 

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        www.minieredoro.it

 

                                          

pubbl. di Miniere d' Oro,(2003) 

 web.tiscali.it/minieredoro(2004)

Oro nativo

Nella foto, un campione trovato al liv.2 di Ciamousira, collez. zappetta gialla

In Italia lo si trova in pochissime miniere. Si intende per "nativo" quell' Oro distribuito nei filoni di quarzo e quasi sempre ben visibile ad occhio nudo. Questo tipo di mineralizzazione interessa particolarmente i cercatori "amatoriali" perché si ha in questa occasione la possibilità di trovare delle cose significativamente estetiche e gratificanti. Per farla breve, ci si potrebbe cimentare anche con la pirite aurifera ma certo non si avrebbe la possibilità di estrarre dalla roccia quanto sopra. L'oro nativo può essere grosso, piccolissimo, dendritico, associato ad altri minerali, cristallizzato, lamellare etc. ed anche il suo colore può variare un pochino. A proposito del tipo "lamellare", se non vado errato, in questo Sito viene segnalato solamente in due località italiane e cioé in Val del Goglio (Lombardia) e a Bochey (Val d'Aosta). Anche la vicina Svizzera ha però la sua da dire in merito.

 
Oro nei solfuri

Si tratta quasi sempre di "Pirite aurifera": quest'ultima, dopo il dovuto trattamento mette a portata di mano l'oro che contiene (perlopiù in polvere). Le miniere interessate a questo tipo di giacitura contengono spesso delle zone di arricchimento (tratti in cui il minerale cercato è più presente), le quali, nel caso di filoni verticali, sono dette "a colonna" perché diffuse verticalmente nell' ambito della montagna : al tempo stesso anche la pirite aurifera, sempre

a seconda delle zone, può contenere più Oro o meno rispetto ad un altro posto anche poco distante. A livello amatoriale e conoscendo quali siano i suddetti posti, ci si può recare in loco, cercare chiazze di pirite alterata e "marcita" dal tempo e raccogliere quindi il terriccio in corrispondenza sul pavimento per poi lavarlo fuori ( o addirittura dentro se si dispone di acqua ) in un posto a scelta: se ne otterrà probabilmente una modesta campionatura: la fialetta della foto contiene oro ricavato proprio in questo modo. Per questo tipo di ricerca, inoltre, i cosiddetti "Brucioni" sono dei luoghi particolarmente indicati alla scopo e consentono di restare all'aperto.

 

Oro alluvionale

Il tutto proviene dalla remota epoca delle glaciazioni e c'e nel Sito una scheda specifica che descrive per benino la faccenda. A grandi linee penso si possa dire che i ghiacciai che ricoprivano le nostre vallate montane, spaccandosi e rotolando piano piano all' alzarsi generale della temperatura, si portarono appresso tutto quanto trovarono sul cammino, oro compreso il quale si "spiaccicò" durante il travagliato percorso in mezzo al ghiaccio. Non fu l'acqua a deformarlo e pressarlo : semmai questa, spostandolo ulteriormente ed in un periodo susseguente, lo ripulì da altri agenti, lo assottigliò ulteriormente e lo lucidò fino a renderlo più giallo, come ben si può vedere quando lo si raccoglie ora sul Ticino, Elvo etc.. Da ciò si potrebbe dedurre (interessante osservazione di un mio amico) che quando lo si trova ancora "brunito" e non perfettamente levigato, proviene sì certamente da smottamenti glaciali ma non ha ancora subito il travaglio dell'acqua per cui arriva da terreni assai vicini, nel senso che poco o nullo é stato il percorso da lui fatto nel torrente.

  Se vuoi guarda le schede  
   
 
che insegnano a cercarlo.
 
     
 

 

 

altre pagine del sito vecchio

i minerali associati

 

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