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Descrizione di gita 3

 

 

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Descrizione di gita in Valmastallone:  alla ricerca di antiche miniere.

    Scheda preparata con G. De Lorenzi

   

 

All'appuntamento al casello autostradale di Arluno, domenica 18 Maggio '97 si era in cinque: Angela, Giampi, Silvio, Ugo ed io.

Ci distribuiamo su due autovetture e partiamo all'avventura. Percorso autostradale fino a Gattinara indi per strada provinciale sini a Varallo Sesia, dove imbocchiamo la Valle Mastallone, meta dell'escursione. Giunti al paese di Rimella ci troviamo con l'amico Angelo che si era reso disponibile per guidarci nel rilevamento di antiche ricerche minerarie locali (vedi descrizione di gita 2).

Lasciamo le automobili nei pressi di una chiesetta caratteristica alla confluenza tra una valle secondaria e la valle Mastallone poco a monte della nota miniera della Gula. A piedi ci inoltriamo per una traccia di sentiero, guadando più volte il torrente: il percorso è piuttosto impervio e solamente a fatica alcuni di noi riescono a seguire la nostra guida. Troviamo un piccolo assaggio minerario lungo poco più di un paio di metri con, appena sotto di qualche metro, i resti di una casamatta costruita all'interno della roccia e probabilmente utilizzata per il deposito di materiali esplosivi. 

Nel proseguire mi soffermo saltuariamente a lavare qualche padellata di materiale recuperato lungo il greto del torrente e riscontro nella parte pesante del concentrato la presenza di grossolana Magnetite accompagnata da piccoli piombi da pesca e, in un caso, anche la presenza di un paio di palle in piombo di antico fucile, oltre ad una minuscola traccia d'oro.

Poco sopra il greto del torrente individuiamo l'ingresso della galleria principale e, tolte dagli zaini le attrezzature del caso, ci addentriamo, ma con cautela a causa della presenza di acqua piuttosto alta. Dopo un percorso di circa duecento metri e dopo aver svoltato più volte arriviamo alla fine dello scavo. Osservando attentamente le pareti e la volta troviamo solo qualche percettibile traccia di filoncello che doveva esser stato il filo conduttore dello scavo di ricerca. Cosa curiosa, proprio al termine del sotterraneo è accumulata una notevole quantità di legname e contenitori vari: probabilmente, durante le piene del torrente l'acqua raggiunge l'imbocco e trascina in esso e fino in fondo il materiale galleggiante.

Fuoriusciti, ripercorriamo la strada del ritorno e ci ricongiungiamo con gli altri amici che nel frattempo erano tornati alle auto. Dopo la sosta pranzo, visto il peggioramento del tempo con improvvisa pioggia, salutato l'amico Angelo ci avviamo verso valle soffermandoci alla visita breve di alcuni punti caratteristi della zona: la miniera della Gula, l'orrido sotto la frazioncina che dà il nome alla miniera stessa e il ponte in pietra a tutto sesto dell'antica mulattiera che scavalca, ad un'altezza di circa 70 metri, le acque del torrente Mastallone (ponte detto appunto...della Gula).

val mastallone miniere, schizzo DI PROPRIETA' DE LORENZI

 

 

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