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I vulcani

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

 

 

VULCANO ETNA

Finché l'interno della Terra sarà fuso ci saranno vulcani attivi (nella foto, l'Etna): questi si presentano nelle tipologie sotto descritte:

 
 

vulcani cineritici1) Vulcani con coni cineretici. Solitamente piccoli, le loro eruzioni a carattere esplosivo emettono frammenti rocciosi che vanno poi a ridepositarsi formando i loro stessi fianchi.  

 
 

vulcani fissurali2) Vulcani fissurali. Costituiscono (fanno parte di) un lungo sistema di rilievi sequenziali che circondano per così dire la Terra nell' ambito territoriale delle sua fascia geologicamente definita medio/oceanica. Si tratta del tipo di vulcano più frequente alle eruzioni, ma considerando che buona parte di essi sono posizionati "in fondo" al mare, detti numerosissimi eventi passano per lo più inosservati.

 
 

vulcani a scudo3) Vulcani a scudo. Ai nostri occhi questi ci si presentano come grandi coni sostanzialmente di basalto, dalle pareti poco inclinate e si trovano in corrispondenza dei punti caldi del mantello della crosta terrestre. Raramente sono del tipo esplosivo come i già visti "fissurali", bensì fanno uscire suggestivi fiumi rossi di lava che lentamente scendono verso valle, giorno dopo giorno, e che ad un minimo di distanza possono essere osservati tranquillamente senza alcun rischio per la sicurezza.  

 
 

vulcani composti4) Vulcani composti. Questi vulcani si ergono dal fondo marino fuso e dai sedimenti che vengono in continuazione spinti sotto la crosta continentale: sono vulcani composti tutti i grossi, classici vulcani del mondo caratterizzati da pareti scoscese quale ad es. il Fuji. Generalmente tranquilli, talvolta però esplodono e lo fanno con forte violenza a causa dei vapori ed altri elementi volatili intrappolati nella sua lava viscosa. 

 
 

LE ERUZIONI

 

vulcano in eruzione

Le eruzioni vulcaniche prendono il nome (tipo) dal vulcano che esemplifica quel dato modello di vulcano e sono classificate secondo un ordine progressivo di violenza: iniziando appunto dalla tipologia più pacata, le eruzioni hawaiane ad esempio sono caratterizzate dall' emissione di lava basaltica tranquilla e fluida, mentre le stromboniane presentano una lava leggermente più densa con piccole e frequenti esplosioni che liberano i gas trattenuti. Ci sono poi le vulcaniane, dove le esplosioni sono meno frequenti ma più violente e si verificano quando i gas escono da sotto una crosta di lava che tende a solidificare, e le vesuviane e pliniane che si manifestano con violente esplosioni (esemplificate infatti dalle eruzioni cicliche del Vesuvio, da cui prendono il nome): queste ultime, che nel caso del Vesuvio hanno cadenza cinquantennale, ripuliscono con lo loro veemenza i propri condotti e sono solitamente seguite da altre manifestazioni meno violente. Il tipo di eruzione più distruttivo è infine quello denominato peléeano: questa provoca violente esplosioni che generano a loro volta valanghe incandescenti, "nebbie di fumi ardenti" costituite da goccioline di magma che scorrono lungo il fianco della montagna distruggendo tutto ciò che incontrano.

Da un paragrafo di Rocce e Fossili, di R. Coenraads

 

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