Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

Vai Home page   Vai al Sommario

E' un Sito sull'Oro con centinaia di pagine utili alle vostre ricerche; dispone anche di Facebook per dialogare. Posta in generale: inserite domande o argomenti vari aggiungendoli all'elenco presente nella pag. di Facebook: vi troverete in 3 giorni una mia risposta e/o commenti di terzi, oltre a potervi leggere tutte le discussioni sull'oro. Posta particolare: per dialoghi privati esclusivi (ad es. giornalisti, istituti, collaboratori del sito) scrivetemi qui.

 

Descrizione di gita 3

 

 

A questo Sito ho affiancato una pagina Facebook dove potrete chiedere, leggere e dialogore tra di voi ecc.

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

Sezioni principali di questo Sito:

Miniere d'Italia

La Valle d'Ayas

Giuseppe Pipino

Il deposito di oro alluvionale italiano

Italia fiumi con oro

Imparare a cercarlo

Attrezzi necessari

Pulizia dei minerali

E' oro? e tipi di oro

Le Leggi sulla ricerca

I cercatori d'oro

Storia oro Italia

I minerali in genere

Club, gare e mostre

Pagina guida per ricerche scolastiche

Oro nel mondo

I vostri racconti

Collaboratori e corrispondenti

 

 

BRUSSON: UNA DESCRIZIONE DI GITA ALLA MINIERA D'ORO. PAGINA A CURA DI:

 Paolo e Luca (The Diggers'seltz) & Elena.

 

GITA A CIAMOUSIRA (VAL D’AYAS)

 

Fine ottobre 2008, una splendida calda giornata autunnale dal cielo terso. Siamo in 5: Elena, Mauro, Luca, Paolo e la nostra eccezionale “guida”: Zappetta Gialla!  Il programma è quello di risalire gli interni della miniera doro di Brusson (detta Ciamousira) dal basso partendo dall’ingresso Fenillaz 7 per poi uscire da uno degli imbocchi alti. Il sentiero,  che si trova in una zona mista (boschi e radure), è piuttosto agevole e, nel suo complesso, abbastanza pianeggiante: ovviamente non prestiamo particolare  attenzione allo sviluppo del  percorso, presi come siamo nell’ascolto dei racconti e delle spiegazioni del nostro compagno di avventura. Dopo circa un quarto d’ora ci troviamo nel piazzale antistante l’ingresso della “7” che si apre subito dopo i resti di una cabina elettrica. Molto bella la vista che si gode sulla valle e quella, decisamente imponente, della verticale parete di roccia (alle nostre spalle) che contiene la miniera. Entriamo senza indossare gli stivali poiché la miniera è piuttosto asciutta: infatti durante tutta la nostra visita non incontriamo formazioni di stalattiti e stalagmiti, né le tipiche concrezioni multicolori di parete che si trovano solitamente dove c’è presenza di altri minerali (ad es. ferro, argento, rame, piombo, zinco, ecc.). La galleria, ad andamento rettilineo, non è altissima ma comunque abbastanza agevole: la roccia è di color nocciola ed è interessante e affascinante seguire il taglio del filone quarzifero che divide nettamente in due la  parete. Ogni tanto, nel quarzo, si possono vedere piccoli  cristalli e“piritine”  che brillano alla luce 

 

brusson miniera d'oro, FOTO DI PROPRIETA' PAOLO & LUCA

La rimonta che porta al liv. 6: sulla destra si riconosce il filone Fenillaz.

 

delle nostre torce. Sulla destra prendiamo la rimonta (foto qui sopra) che ci conduce al livello 6: il percorso è ovviamente ripido, ma alcuni “gradini” in legno e qualche chiodo in ferro ben posizionato aiutano la risalita. La galleria DELLA “6” è molto simile alla precedente, ma più sconnessa: c’è molto pietrame in terra, qualcuno ci sta lavorando (nelle gallerie soprastanti sarà ancora più evidente) senza molta cura e con totale mancanza di rispetto per il sito e per chi lo vuole visitare. Dopo un primo tratto percorso accucciati si trova una cassa di legno abbandonata da cui sembra uscire (e anche la ricopre), diffondendosi sulle pietre vicine, una suggestiva grande soffice muffa bianca. Da questo punto in poi la rimonta che ci porta al livello 5 viene praticamente percorsa  quasi tutta strisciando per la quantità di materiale di scavo abbandonato: una faticaccia che

 

brusson miniera d'oro, FOTO DI PROPRIETA' PAOLO & LUCA

Uno degli ampi sbancamenti sopra al liv. 6, dove il filone di quarzo è stato praticamente asportato tutto, lasciando solo alcuni pilastri. Da qui in poi la risalita diventa alquanto disagevole.

ci provoca un po’ di rabbia e amarezza! Abbiamo bisogno di fare una piccola sosta ristoratrice, così, percorsa una porzione della “5” giungiamo all’aperto su una piccola piazzuola posta a sbalzo all’interno di uno stretto canalone che strapiomba sulla Val d’Ayas: una vista veramente mozzafiato! Una volta rientrati in galleria percorriamo un breve tragitto fino a prendere la rimonta che ci deve portare al livello 4: anche questa non è in buone condizioni, si deve procedere spesso accucciati e non si può evitare qualche piccola strisciatina. Ora Zappetta 

 

brusson miniera d'oro, FOTO DI PROPRIETA' PAOLO & LUCA

 

Paolo e relativo equipaggiamento fotografico "sbucano" finalmente da quel che resta  dell'oramai scomodissima rimonta della 6.

 

Gialla  ci propone di percorrere la “4” per raggiungere il travers banc che dovrebbe essere molto interessante e bello da vedere, ma poco prima di essere giunti a destinazione la via risulta essere bloccata da un recentissimo enorme cumulo di materiale di scavo. Siamo così costretti a tornare sui nostri passi per uscire nuovamente all’aperto. Ancora una volta ci troviamo di fronte a una splendida vista della valle: la parete è completamente a picco e la piazzuola con il sentiero esterno che la collega al bosco retrostante strapiombano talmente sul

brusson miniera d'oro, FOTO DI PROPRIETA' PAOLO & LUCA

Elena e Luca

vuoto da generare un minimo di apprensione a chi di noi soffre un po’ di vertigini. Che fascino, però! Seguiamo il sentiero per andare a visitare gli accessi delle altre gallerie, la cui conformazione interna è simile a quelle già descritte, con le pareti di roccia tagliate dalla bianco fascia quarzifera. Passiamo così davanti all’ingresso della “1”, della “2” e della “3” con il vicino accesso della Speranza 1. Qui facciamo una breve sosta nel piccolo piazzale antistante, poi, ripreso il bosco, ci dirigiamo verso la Speranza n°2

nelle cui vicinanze si trova ancora

il vecchio compressore abbandonato che con tutte le sue parti arrugginite è una vera pacchia per noi fotografi. Una rapida visita all’interno della galleria ci evidenzia subito come anche questa zona sia oggetto di recenti scavi forse (ma a volte l’apparenza inganna!) condotti in modo un po’ più rispettoso. C’è ancora il tempo per giungere in cima e vedere l’ingresso del fornello della 3, poi si prende la strada del ritorno scendendo nel bosco lungo il ripido ma bellissimo sentiero. Si è trattato di una di quelle giornate che si ricordano, trascorsa e vissuta col piacere di poter condividere insieme pensieri ed emozioni. Non capita spesso! Abbiamo avuto disagi, che ci sembra giusto rimarcare ancora, provocati da altri; ma forse, volendo vedere un aspetto positivo, l’essere stati costretti a strisciare ci ha permesso di avere come un contatto diretto col terreno, di venir quasi a far parte dell’ambiente circostante: ci ha fatto comunicare con lui, ce lo ha fatto “sentire”. Magia di uomo nella natura: eppure sono solo sassi….Grazie.

 

All contents copyright
© 2003--2023 VDA
All rights reserved.
No portion of this service may be reproduced in any form.

Posta in generale: inserite domande o argomenti aggiungendoli all'elenco presente nella pag. di Facebook: vi troverete in 3 giorni una mia risposta e/o commenti di terzi, oltre a potervi leggere tutte le discussioni sull'oro. Posta particolare: per dialoghi privati (giornalisti, istituti) scrivetemi qui.

Indicazioni stradali con Google

Puoi collaborare inviando materiale generico o resoconti di esperienze personali: le schede riporteranno il tuo nome  (vedi qualche esempio).

Per la Rete. Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da parte di terzi legittimamente interessati (un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì passiva.  A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non  facili da reperire. Altro che copiare da altri siti. Per il cartaceo. Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di autorizzazione via e-mail (la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo agevolare entrambi.