Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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Vocabolario

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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Piccolo vocabolario/dizionario di alcuni termini usati nel Sito sull'oro

 
   

Per le voci dei minerali vedi in Pulizia dei minerali.

 
 
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Acetilene. Gas che si libera quando il Carburo di Calcio viene messo a contatto con l'acqua. Questo principio permise la realizzazione delle Lampade ad Acetilene, dette anche Lampade a Carburo (vedi pagina).

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Acqua regia. E'una miscela composta da una parte di acido nitrico ogni tre parti di cloridrico concentrato, ed è in grado di portare in soluzione l'oro se questo non contiene più del 1O-11% di argento: in questa pagina viene descritto dettagliatamente come e perché si possa ad es. utilizzarla.

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Affioramenti. Si tratta di filoni (nel caso di giacimenti auriferi, solitamente di quarzo) che infatti "affiorano" in superficie ed in quel punto sono quindi visibili anche dall'esterno.

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Alveo di un fiume o torrente: è il suo "letto".

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Alluvionale,Oro alluvionale.

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Amalgama. Se si prende una pagliuzza d'Oro e la si mette anche per pochi istanti a contatto con una "goccia" di Mercurio, sul momento forse non si noterà niente di strano ma riosservando l'oggetto qualche ora più tardi si noterà certamente che detta pagliuzza ha perso il suo giallo caratteristico par acquisire invece dei riflessi sul grigio-metallico. Questo avviene perché il Mercurio, quando messo a contatto con l'Oro, ha la "curiosa" proprietà di mischiarvisi autonomamente e perfettamente dando, come risultato finale, il cosiddetto Amalgama. Grazie a questa peculiarità gli studiosi misero a punto un metodo, detto infatti amalgamazione, che permetteva d'isolare l'oro dagli altri minerali coi quali esso viene quasi sempre trovato "combinato" in natura (pirite ecc.): per informazioni al merito ho interlacciato alcune pagine sequenziali che trattano della sua scoperta, delle migliorie applicate nel tempo, della sua tossicità, sino al suo "abbandono", quando cioè questo metodo venne sostituito da quello della cianurazione (con descrizione anche di quest'ultimo). Chi lo desidera può anche vedere il processo di lavorazione utilizzato a Macugnaga, e sempre di amalgamazione si accenna infine nella scheda riguardante la Tanzania, in Sud-Africa. In seguito, col progresso, questo sistema di trattamento (tra l'altro pericoloso perché il mercurio è dannosissimo al nostro organismo) come già detto verrà sostituito da un altro, cioè dalla cianurazione che, come s'intuisce del termine stesso, richiede utilizzo del (velenosissimo) cianuro e a tal proposito si può ad es. guardare la situazione post-mineraria di Furtei in Sardegna, (in approfondimenti sulla destra di questa  pagina).

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Ambra. Non é un minerale, ma una resina fossile.

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Amorfo. E' un minerale che non genera cristalli.

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Argonauti. Personaggi mitologici di "Giasone e il Vello d'oro".

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Arricchimento. In miniera, é una chiazza particolarmente ricca del minerale interessato, idem dicasi a proposito dell'Oro sciolto reperibile nei fiumi o nei terreni; in questi ultimi casi l'arricchimento può inoltre esser creato artificialmente con determinati macchinari atti a suddividere il materiale basandosi su loro particolari caratteristiche (nel caso dell'oro, l'elevato peso specifico che lo contraddistingue). A modo loro, anche le classiche canalette-scalette e la batea stessa sono strumenti di arricchimento, ma ce ne sono di ben più complessi: vedine un esempio.

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Arrugia. Vengono così chiamati i pozzi situati nei paraggi della Serra, i quali pare siano serviti, migliaia di anni or sono, per lo sfruttamento aurifero della sua zona denominata Bessa.

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Aurifodine. In epoca romana e per gran parte del Medio Evo, con il termine "aurifodinae" venivano indicate le miniere d'oro, sia che ci si riferisse a depositi primari (filoni di quarzo aurifero) sia che a depositi secondari (cioè sedimenti auriferi alluvionali): a proposito di questi ultimi sono importantissime quelle geologicamente rinvenute e riconosciute presso il Ticino, o nell'Ovadese e a Mazzé. Vedi se vuoi la prima pagina dell'intera sezione dedicata a queste antiche ricerche dell'oro (Le aurifodine).

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Bed rock. Il Bed rok è la la roccia madre della Terra, più in basso della quale naturalmente non può depositarsi alcunché come, altrettanto ovviamente, al di sopra di essa vi ci si deposita tutto, compresi i vari strati più o meno auriferi (il cui giusto termine è Terrazzi auriferi). Detti terrazzi si sviluppano dunque tra il Bed rock ed il terreno su cui camminiamo. Purtroppo in Italia ben poco o poche volte potremo interagire in questo ambito, ma considerata l'importanza dell'argomento è bene esserne informati perché talvolta potrebbe tornarci utile: considerate infatti che in altre parti del mondo, sulla "pavimentazione" del bed rock furono trovate (e si trovano) numerose pepite di misura "importante" (vedi qualche nota al merito).

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Brucione. Con questo termine si  intendono gli affioramenti  del filone   in suoi punti particolarmente ricchi di solfuri (solitamente Pirite). Ne consegue che con l'andar del tempo questi solfuri si siano fortemente alterati e sgretolati, mettendo in luce (a vista) gli eventuali minerali al suo interno ( Oro) o formandone comunque una grossa concentrazione in rapporto alla quantità di solfuro rimasto. Vedi ad esempio una qualsiasi località interessata da questo processo.

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Carotatrice. La macchina che estrae dei piccoli cilindri di roccia utili per analizzare il materiale del posto.

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Carburo. Vedi Acetilene.

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Carrareccia. Chiamata anche "poderale" o "sterrata", é una strada non asfaltata.

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Cascana.

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Cengia. Terrazzo, zona terrazzata disposta in genere orizzontalmente e collocata in un ripido versante montagnoso. Si tratta di un termine alpinistico molto ricorrente soprattutto nelle Dolomiti, perchè le pareti rocciose di queste sono ne sono praticamente sempre interessate. La cengia è dunque una balconata (stretta o larga) che attraversa (parzialmente o integralmente) una parete e può essere pianeggiante o inclinata.

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Cenozòico, era geologica interessata da vaste trasformazioni della superficie terrestre (formazione delle catene montuose, differenziazione dei climi, ecc.) e dalla comparsa di nuove specie vegetali e in particolare animali.

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Cianurazione. Metodo utilizzato per separare l'Oro da altri agenti e che entrò in uso durante la prima metà del 1800, sostituendo il  sistema dell'amalgamazione. Il procedimento della cianurazione consiste, a grandi linee, nell'applicare la tecnica della flottazione al materiale già finemente triturato per separare i solfuri auriferi dalla roccia sterile : il minerale rimasto viene poi trattato con cianuro di sodio e potassio per fare infine precipitare l'oro con un ulteriore accorgimento e poterlo quindi recuperare. C'è nel sito una pagina che descrive il processo nel dettaglio.

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Cuprifero. Di rame o contenente rame.

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Diedro. Nella terminologia alpinistica é l'opposto dello "spigolo" e corrisponde cioè all'angolo interno di due facce rocciose che s'incontrano: per capirci, un canalone roccioso é un diedro.

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Dinamite. E' Il noto e potente esplosivo inventato per caso da A. Nobel, ed è costituito da della Nitroglicerina, la quale è stata precedentemente stabilizzata con delle sostanze assorbenti. Esplode per innesco tramite detonatori.

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Disgaggio. S'intendono con questo termine le operazioni di ulteriore abbattimento, anche per motivi di sicurezza, delle porzioni di roccia rimaste pericolanti dopo aver operato con cariche esplosive.

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Draga. Grossa apparecchiatura adibita ad estrarre oro dai fiumi: vedi la foto di una in Italia, o di un'altra nel Klondike, oppure leggi note sul suo funzionamento.

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Drusa. E' uno spazio vuoto, una cavità naturale di forma allungata posta all'interno di un filone o tra due filoncelli contigui o,ancora, tra il filone e la sua roccia di contatto. Detto spazio permette ai minerali lo sviluppo di cristallizzazioni anche grosse. 

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Faglia (Faille). E' il punto in cui un filone, sia esso di quarzo od altro, all'epoca della stabilizzazione delle montagne, a causa di un qualche ulteriore assestamento di queste ultime, dopo essersi spezzato slittò spostando  una sua parte più in basso o in alto (o a destra sin.) rispetto al suo tratto precedente. I punti del filone corrispondenti alla faglie sono tra i più indicati per cercare oro: spesso in questo caso sia l'oro sia il quarzo mostrano esteticamente e chiaramente la condizione di scivolamento e pressione cui furono sottoposti (vedine se vuoi un esempio).

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Flottazione. Termine descrivente il "galleggiamento" sulla corrente di scagliette d'oro talmente leggere, piatte e sottili da esitare per l'appunto a immergersi e depositarsi sul fondo.

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Fornelli. (Vedi Travers - bancs ...)

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Gallerie di direzione. Si tratta del classico scavo che, seguendo ed asportando il filone interessato, forma appunto la galleria (vedi anche Travers - bancs ...)

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Ganga. Con questo termine s'intende il filone che contiene (o si suppone contenga) la mineralizzazione cercata ; ad es., nel caso dell'Oro nativo la ganga é costituita dal filone di quarzo.

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Geminati. Si tratta di due o più individui cristallini compenetrati tra di loro e che mantengono identico orientamento delle facce o degli spigoli: nel caso del quarzo sono ad esempio famosi il geminato del Giappone oppure il quarzo a scettro.

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Geode. E' uno spazio vuoto, una cavità naturale solitamente di forma rotondeggiante posta all'interno di un filone. Detto spazio permette ai minerali lo sviluppo di cristallizzazioni anche grosse.  

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Giacimenti Primari. S'intendono (geologicamente) primari i giacimenti nei quali il minerale é stato lì deposto sin dalle origini e cioè senza derivare da ulteriori spostamenti. L'esempio palese, per antonomasia, è dato dall'Oro nativo o dai solfuri auriferi situati all'interno dei filoni quarzosi che solcano le Alpi. Vedi, la scheda Oro, ma che tipo di Oro?

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Giacimenti Secondari. S'intendono per Secondari i depositi auriferi "alluvionali", ovverosia quelli che si sono formati con gli smottamenti dell'era glaciale. Vedi la scheda Oro, ma che tipo di Oro?.

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Giacitura. Corrisponde alle specifiche caratteristiche (cioè tipologia di deposito) mineralogiche della zona o filone di cui si sta parlando.

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Gneiss. Roccia metamorfica a grana grossa e a frattura grossolana costituita essenzialmente da quarzo, feldspati e miche.

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Gradino. Fronte di abbattimento a forma di scalino: nelle miniere piemontesi spesso lo si chiamava "cascana".

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Idrofilia. E' il contrario del termine seguente.

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Idrofugo (idrofobia). Nel caso dell'oro, é una sua tipica proprietà e consiste nel rimanere asciutto pur essendo immerso nell'acqua. Questa caratteristica, gli facilita ulteriormente di precipitare.

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Lampada ad Acetilene. Detta anche Lampada a Carburo, conosce il suo fortunato utilizzo minerario (sostituendo felicemente le modestissime lampade ad olio) verso la fine del 1800. Il suo principio di funzionamento si basa sul fatto che il Carbonato di Calcio, quando messo a contatto con l'acqua, produce un gas (acetilene) infiammabile e quindi in grado di illuminare.

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Lavare. Questa operazione, che può esser sviluppata sia spontaneamente dalla natura che artificialmente e volutamente dall'uomo avviene quando la spinta dell'acqua sposta e trascina i materiali più leggeri (sabbia ad es.) lasciando invece in loco quelli più pesanti e quindi più difficili da spostare (oro, magnetite, pirite etc) formando così in quel punto una concentrazione di questi ultimi. Con questo termine dunque s'intende anche l'azione che effettua il cercatore d'oro quando usa la Batea o utilizza la canaletta.

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Laveria. Si tratta delle strutture minerarie adibite a separare industrialmente il minerale cercato dallo scarto.

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Livelli. (Vedi Travers - bancs ...)   

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Mesozòico, della era geologica secondaria intermedia tra la paleozoica e la cenozoica. Era geologica (era mesozoica o Secondario) così denominata per i caratteri della flora e della fauna intermedi tra quelli dell'era precedente, il Paleozoico, e di quella seguente, il Neozoico. Per l'eccezionale sviluppo dei Rettili.

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Micro, diversi appassionati cercano appositamente, per poi collezionare, minerali vari, ma che siano dalle dimensioni piccolissime: questa forma hobbistica, oltre a risolvere eventuali problemi di spazio perché in una manciata di contenitori a  piccolissimi scomparti (che vendono anche alle mostre e mercatini di minerali) incastonabili l'uno sull'altro permettono di conservarvi centinaia di esemplari, soprattutto consente di ottenere campioni (osservabili con microscopio o con una lente, a seconda dei casi) con caratteristiche qualitative che di solito sono difficilmente riscontrabili in esemplari più grossi, cioè perfezione della cristallizzazione o coesistenza di più minerali sullo stesso oggetto ecc. (vedi un es.).

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Minerale. E' un oggetto solido (dove per solido é inteso un corpo con disposizione disciplinare e ordinata degli atomi costituenti il corpo), naturale, inorganico e dotato di costanti caratteristiche chimiche e fisiche: P.S. nel Sito c'è una piccola sezione dedicata ai minerali in generis.

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Miniera. Insieme di un giacimento di minerali e delle opere realizzate per sfruttarlo. Può essere anche "a cielo aperto".

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Nativo. A livello amatoriale (e forse non  esatta,mente scientifico) s'intendeOro nativo su quarzo. genericamente per oro nativo quando detto metallo é, indipendentemente dalle dimensioni, sulla sua "roccia madre", la quale è, salvo eccezioni, il noto quarzo (foto) e non all'interno della Pirite o altri solfuri in forma  polverulenta.   

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Neozòico, detto della più recente era geologica, denominata anche era quaternaria, caratterizzata dalla comparsa dell'uomo. Era geologica così denominata in quanto la flora e la fauna vi sono rappresentate da specie tuttora viventi o dai loro immediati progenitori. Altra denominazione proposta, anche se meno comune, è quella di era antropozoica o Antropozoico.

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Nugget. Pepita.

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Orografica (o Idrografica). La destra o sinistra orografica, detta anche idrografica, é quella data ponendosi con le spalle rivolte verso la sorgente di un fiume o la sommità di una valle.

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Pagliuzza (mosca). Può essere o meno ancora attaccata alla matrice e si tratta di una singola unità, già più che visibile, di oro nativo. Subito a valle di giacimenti primari è possibile trovarla anche in corsi d'acqua pur non trattandosi ovviamente di oro alluvionale. Quando la "pagliuzza é invece dalle dimensioni appena visibili, si é soliti allora chiamarla "puntino".

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Paleozòico, dell'era geologica, detta anche "primaria", caratterizzata dalla comparsa delle prime forme di vita.Era caratterizzata dalle prime sicure tracce di vita. I terreni del Paleozoico, estesi su vaste aree continentali, presentano rocce metamorfiche, come argilloscisti, e magmatiche, come porfidi, diabasi ecc.; inoltre calcari, arenarie, conglomerati di origine sedimentaria. Sono presenti anche filoni metalliferi e giacimenti di antracite e litantrace. Durante tutta l'era vi furono intensi fenomeni vulcanici e orogenetici (corrugamenti caledoniano ed ercinico).

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Piena. In primavera i torrenti ed i fiumi s'ingrossano a dismisura perché raccolgono tutta l'acqua derivante dalla neve che più a monte si sta sciogliendo. In questo periodo di tempo la ricerca non é né comoda né utile ed occorrerà attendere pazientemente che le acque si calmino nuovamente, perché la conclusione di tale travaglio costituirà la formazione delle "punte" tanto care ai cercatori d'oro.

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Pietra di paragone (vedine la sua modalità d'uso).    

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Poderale. Strada (solitamente) sterrata, spesso assai disagevole per le autovetture normali ed in ogni caso con l'accesso che il più delle volte è legalmente consentito solamente ai proprietari dei terreni che la riguardano, oltre naturalmente ai mezzi delle Guardie Forestali eccetera. Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, su talune poderali particolarmente lunghe e indirizzate ad anditi alpini apprezzati turisticamente, è fornito un servizio di trasporto che (pagando) conduce comodamente in loco.

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Polvere Nera. Fu usata per la prima volta, come mezzo di abbattimento, nel 1627 dal minatore Caspar Weindle. in Ungheria.

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Pozzi. (vedi Travers - bancs ...)

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Ribasso. In ambito minerario s'intende per "ribasso" una galleria che abbia lo scopo di andare a saggiare o sfruttare un determinato filone o zona mineralizzata più in basso rispetto ad un altro cantiere che la riguarda.

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Rimonta. (vedi Travers - bancs ...)

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Sbancamento. Asportazione di una grossa parte del banco mineralizzato: quest'ultimo, nel caso di una miniera d'Oro, corrisponde solitamente al filone di quarzo.

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Scagliette. E' il tipico Oro alluvionale : dalla forma piatta e sottilissima, é generalmente necessario un gran numero di "scagliette" per ottenere un grammo d'oro.

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Sfaldatura. In seguito a rottura per cause qualsiasi, molti minerali si suddividono in forme geometriche regolari suscettibili di ulteriori suddivisioni in solidi ancor più piccoli ma sempre di forma uguale : un esempio lampante è dato dalla Galena. Questa proprietà è detta "sfaldatura" ed è caratteristica della materia cristallina mentre le rocce, essendo aggregati granulari, non hanno sfaldatura ma solo una fratturazione più o meno regolare.

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Silicati. Circa il 50% dei minerali conosciuti sono silicati : tra questi il quarzo, fondamentale per la ricerca dell'oro nei giacimenti auriferi "primari".

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Spatico. Con questo termine, in ambiente mineralogico ci si riferisce a quando i minerali non sono cristallizzati, ma nella loro condizione massiccia, appunto spatica.

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Spazzolare, per le ricerche si riferisce all'utilizzo del Metal Detector.

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Strada poderale. Vedi poderale.

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Sulfuro (da Solfureo). Che contiene zolfo, cioè in questo ambito si parla di minerale che contiene zolfo quali ad es. la Pirite e suoi "parenti stretti": spesso si rivelano auriferi.

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Tagliata. termine tipico della Val Toppa, quando con l'avvento della Legge Mineraria si dovettero, fra i coltivatori, dividere legalmente i "campi di attività" ed istituire i Permessi di Ricerca portati poi a Concessioni e che in questa regione mineraria vennero appunto chiamati "Tagliata".

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Tappetino. E' in materiale sintetico e lo si può usare nella canalina al posto dei suoi classici scalini (o, volendo, anche parzialmente, come integrazione). Relativamente alla sua forma e caratteristiche, ha diversi nomi: ad es. il millerighe (vedine uno) si presenta con una quantità appunto molto fitta di righe, cioè scanalature / gradini poco profondi, mentre il miner moss è costituito da una sorta di "furioso" intreccio di filamenti in un incavo (sopra al quale quasi sempre poggia una griglia) che hanno lo scopo d'intrappolare soprattutto "il pesante" negli spazi e negli alveoli rimasti liberi tra un filamento e l'altro: esteticamente, il tutto ricorda un pochino la struttura, ingrandita, di certi muschi o licheni essiccati. C'è poi anche il classico tappetino aghiforme, che come dice il nome stesso è pieno di aghetti verticali, tipo alcuni zerbini casalinghi. Come già detto, con questi "tappetini" si possono realizzare anche delle canalette per così dire "ibride" (e lo si fa sovente), cioè alternando ad es. due delle tipologie citate, nella medesima canalina. Nel Sito ci sono un paio di pagine dedicate ai tappetini.

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Tout venant. Materiale estratto esclusivamente dal filone interessato, cioè senza residui di roccia di contatto od altro.

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Tramoggia. Al margine inferiore di un qualsiasi "fornello" minerario atto a scaricare del materiale sul livello sottostante é posta solitamente una tramoggia, ovverosia una sorta di canalino o imbuto (anticamente in legno) che ha lo scopo di raccogliere ed inviare in ambito più stretto detto materiale per farlo cadere (scivolare) in vagoncini su rotaie o simili. Questo termine vale e viene usato concettualmente anche in diverse altre situazioni analoghe non necessariamente minerarie, ad es. ve ne sono senz'altro nelle cave che producono sabbia e ghiaia, oppure, nel "nostro caso" alcuni cercatori ne piazzano una nella parte iniziale della canaletta con lo scopo di potervi poi gettare materiale in quantità.                            

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Travers - bancs, gallerie di direzione, fornelli ecc. Il travers-bancs (traverso banco) è una galleria che anziché seguire e sfruttare un filone é scavata in roccia comune con lo scopo o speranza di incrociarsi all'interno della montagna con i filoni cercati. Detti filoni, una volta intersecati dal travers-banc, verranno poi seguiti e sfruttati con  normali gallerie di direzione (se orizzontali, cioè in piano) o con fornelli (detti anche rimonte o discenderie) se ripidi per seguire e sfruttare il filone seguendolo nella sua inclinazione: nel caso questi ultimi siano talmente ripidi da non esser percorribili, vengono allora chiamati pozzi. Quando si scavano più gallerie di direzione a differenti quote del filone interessato, le medesime prendono il nome di "livelli".

   

 

Per le voci dei minerali vedi in  Pulizia dei minerali.

 

 

 

 

 

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